E' una storia vera, la realtà che diventa romanzo. Erica una fanciulla analfabeta che nell'arco della sua vita arriva a diventare una grande imprenditrice e parlare correttamente quattro lingue straniere.Si va dai primi anni del dopoguerra fino ai giorni nostri, esattamente al 2007 anno della morte della reale protagonista. A quindici anni subisce uno stupro di gruppo e additata come la vergogna del paese, viene mandata dalla famiglia a Vercelli a fare la stagione del riso.
Ha un rapporto conflittuale con le mondine anziane(a trentanni allora si era considerate vecchie) e con le mondine locali gelose della sua bellezza e della sua intraprendenza.
Ritornata al paese rifiuta un matrimonio con un ricco proprietario terriero perché non lo amava.
Col suo carattere ribelle riesce a tenere testa a qualsiasi imposizione della famiglia .
Lei vuole fare da sola le sue scelte di vita. A Erica piace fare le cose che alle donne della sua epoca sono proibite: andare a cavallo...guidare la macchina...essere indipendente..ma sopratutto assaporare l'intensità della passione, scoprire la forza dell'amore..le aspre bellezza della vita.
Le premonizioni di una vecchia comare, l'incontro con il suo grande amore.. la fuga nel profondo sud e altre tragedie annunciatele si avverano tutte....In una spirale di sentimenti, emozioni, colpi di scena che tengono il lettore inchiodato sino alla inattesa rivelazione finale.
E' anche un percorso di vita che porta ad analizzare il ruolo della donna e le differenze tra Nord e Sud, tra passato e presente.
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